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Roma-Hellas Verona 2-0: Le pagelle semiserie dei giallorossi

Morgan De Sanctis ipnotizzato dal gol di Destro

De Sanctis 6,5 – Due tiri, due parate. Rimane incantato dal gol di Destro che per fortuna arriva solo nel finale.

Maicon 7 – Le motivazioni non sembra averle perse, o almeno ha come obiettivo quello di impadronirsi con prepotenza di tutte le fasce laterali destre dei campi d’Italia e d’Europa.

Manolas 6,5 – Nel primo tempo fatica un po’, ma amministra bene la difesa riparando pure alle disattenzioni del compagno col ciuffo. Continua a leggere Roma-Hellas Verona 2-0: Le pagelle semiserie dei giallorossi

Torino-Verona 0-1 – le pagelle semiserie dei granata

Padelli 5.5: non gioca una brutta partita ma pesa psicologicamente il ritorno di Gillet sulla sua prestazione; dal secondo portiere della Nazionale non ti aspetti un intervento così floscio sul tiro di Ionita, speriamo a questo punto che il moldavo faccia almeno altri 5 o 6 goal in questa stagione, o avremmo fatto l’ennesima figura dei benefattori.

Bovo 6: che dire di uno dei pochi che ci prova comunque, nel suo piccolo, a buttarla dentro. Tenta un paio di volte la conclusione da fuori, e sembra guardarsi intorno sperando che qualcuno la pensi come lui.

Glik 6: ”ragazzo, quello li, il più grosso, anche a sto giro quello lo marchi tu”. Il più grosso in questione è Toni, decisamente quasi del tutto annullato durante la partita. Però dai Glik, sei il nostro Wojtyla, chiudi le porte di sta benedetta difesa una volta per tutte.

Moretti 6: esce bene palla al piede più di una volta, imposta e poi deve rallentare perchè.. ”a chi la passo?!?” Purtroppo complice anche lui, come quasi tutta la difesa, nell’imbarcata che fa prendere goal al Toro.

Darmian 6: la fascia è sua e questa ormai è una delle poche certezze rimaste di questa squadra. Ai prossimi cross oltre alla palla verrà buttata in mezzo anche una sonda alla ricerca degli attaccanti, che da ultimi dati dell’Istat dovrebbero trovarsi generalmente da quelle parti ma ultimamente poco visibili all’occhio umano.

Benassi 6: (lascia il campo dopo la prima mezz’ora) Sanchez Mino 6,5: entra e il Toro cambia radicalmente marcia, sono i 20 minuti e oltre dove la squadra spinge di più, spinge talmente tanto che l’ultima cosa che pensi possa succedere è subire in quel momento un goal. Chiaramente. Continua a leggere Torino-Verona 0-1 – le pagelle semiserie dei granata

1984, il giro di Moser: tutto in una tappa, tutto l’ultima tappa

Quella domenica di giugno il sole lambiva il lembo di costa che divide Italia e Francia con una ferocia tale da paragonarlo a quello leonino del mese successivo. Era ormai palese che i rapporti tra Italo e François si fossero deteriorati. Ogni anno in quel periodo accadeva la stessa cosa: con i primi di maggio le conversazioni si infuocavano, a metà mese le opinioni differivano inesorabilmente e a inizio giugno ci si limitava ad una reciproca sopportazione. Con il tempo le cose tornavano a posto, ma poi a luglio il copione si ripeteva e l’amicizia tra i due si rinsaldava del tutto solamente in agosto. Tuttavia quel 10 di giugno François giungendo al lavoro non solo non aveva salutato Italo, ma non lo aveva nemmeno degnato di uno sguardo. Due colpi di tosse, un’occhiata verso la frontiera assicurandosi di non travalicare il confine nemmeno con lo sguardo e una dedizione fino allora sconosciuta verso il proprio lavoro.

Laurent Fignon
Laurent Fignon

Dopo la tappa del Giro d’Italia del 5 giugno erano volate parole troppo grosse tra i due doganieri. Era successo che l’organizzazione del Giro aveva deciso di cancellare il durissimo Passo dello Stelvio a causa delle avverse condizioni meteo. “Italò, ma se fa un caldo incredible” disse François. Ma Italo rispose che a Ventimiglia faceva caldo, ma sullo Stelvio non osavano nemmeno gli stambecchi. Francois non ne aveva voluto sapere di quella spiegazione “No, no, no, tu mens mon amì Italò” La verità, sosteneva il francese, era che se avessero percorso quella salita durissima il loro Laurent Fignon avrebbe rifilato un distacco tale a Francesco Moser che nemmeno quella scandalosa cronometro di 42 chilometri fissata all’ultima tappa per favorire il corridore di casa avrebbe potuto cambiare le sorti del Giro. E da qui le parole si erano gonfiate e les italiens erano pur sempre les italiens e dove non poteva il merito ci pensava l’apparato e allora saranno meglio i francesi di merda che c’hanno solo invidia e o si fa a modo loro o non giocano più, peggio che i bambini. Fine delle trasmissioni a reti unificate. Ognuno nel proprio gabbiotto.

Il secondo record dell'ora di Moser
Il secondo record dell’ora di Moser

Laurent Fignon aveva comunque strappato la maglia rosa a Moser tre giorni dopo nella tappa Selva di Val Gardena-Arabba. E così, con un vantaggio di un minuto e ventuno secondi sull’italiano, Fignon si presentò all’ultima tappa, la cronometro Soave-Verona. Ora, il vecchio Moser (33) a cronometro era un autentico fenomeno: per capirci, solamente quell’anno aveva migliorato per ben due volte il record dell’ora. La sua carriera era costellata di grandi successi, roba come tre Parigi-Roubaix, due giri di Lombardia, Parigi-Tours, Freccia Vallone, Campionato mondiale, ma mai gli era riuscito di vincere il Giro d’Italia. Piazzato si, vincente mai. Il francese era, invece, l’astro nascente del ciclismo mondiale, uno dei migliori scalatori in circolazione, abile a cronometro, capace di imporsi nell’ultima edizione del Tour de France. François, chiuso nel suo gabbiotto, era convinto che il “professorino” ce la potesse fare, che Moser era forte e il pubblico tutto con lui, ma un minuto e ventuno era un buon vantaggio e sicuramente la rosa sarebbe tornata a Parigi. Italo, dal canto suo, ci credeva come ci credeva tutta l’Italia, era finalmente arrivato l’anno di Moser. E poi basta con sti francesi, già si era dovuto sopportare i continui successi di Bernard Hinault, adesso arrivava questo “professorino” che voleva dettare legge per un’altra decina d’anni.

Moser alla crono di Verona
Moser alla crono di Verona

Roue lenticulaire. Che diavoleria è mai questa? Dove sono i raggi delle ruote? Perché invece che questi è una struttura solida a collegare il mozzo al cerchio? Les italiens. “Quanto viaggia Francesco nostro”, disse Italo nel suo gabbiotto. Era una fucilata quell’uomo, le ruote lenticolari fendevano l’aria come una freccia. “Non ce n’è per nessuno!” urlò Italo. No, non ce n’era per nessuno, nemmeno per il francesino. A Verona il pubblico dell’arena era in deliro, ale oh oh, un tifo che non si vedeva nemmeno al Bentegodi. Malediction, Moser spacca le lancette, brucia i secondi, maudit italien. Quando infilò l’entrata dell’arena fu l’apoteosi. Fignon era partito dopo Moser e doveva ancora arrivare, ma aveva già capito tutto. Forse già quando vide quelle ruote senza raggi ebbe la sensazione che il rosa della sua maglia era un po’ scolorito, di sicuro quel rosa non lo vide più quando imboccò l’entrata dell’arena e tutto era festa. Un triomphe italien. Italien de merde.

Moser rifilò due minuti e ventiquattro a Fignon e si prese tappa e Giro d’Italia. Quella parte di costa azzurra che guarda a levante e prende il nome di Italia festeggiava il trionfo del suo campione. Dal gabbiotto della dogana italiana una canzone di Paolo Conte si spandeva nell’aria ad un volume più consono ad una discoteca che ad una linea di confine “E i francesi ci rispettano, che le balle ancor gli girano…” 

Parere personale: la Juve, Balotelli e i Derby

Scusate, Signori calciatori della Juventus, parere personale, ma vi hanno mai detto

Gomez buca l'immobile difesa Juventina durante la partita giocata al Bentegodi
Gomez buca l’immobile difesa Juventina durante la partita giocata al Bentegodi

che le partite durano 90 minuti? Perché si è sempre portato avanti il discorso che la Juve, in Italia, quando vuole vincere, vince. Sì, ma il problema è che quando invece la Juventus decide di uscire dal campo sono guai per Mister Conte. E voi, cari giocatori, siete proprio usciti dal campo contro il Verona. Tantissimi meriti per i ragazzi del Mister Mandorlini, però è abbastanza evidente che, nel secondo tempo, dall’altra parte non c’era più la squadra dei primi 45 minuti, ma una simil-banda. E una cosa del genere era capitata anche contro l’Inter, solo che allora si era tenuto il risultato al sicuro. Non è che, sotto sotto, si è un po’ in riserva? A Roma lo sperano e non poco…

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Milan-Verona 1-0: le pagelle semiserie dei rossoneri

Abbiati s. v. – meriterebbe un voto tra il 6 e il 6,5 per la precisione e la sicurezza nelle uscite, ma volevo provare anche io l’emozione di mettere un s. v. al portiere. Allegri guarda qua, con te non era mai successo.

De Sciglio 5,5 – mezzo voto in meno per il “spero che si muovi” pronunciato dopo la partita ai microfoni della Domenica Sporitva, in diretta nazionale, lasciando vacillare perfino il labbro della Ferrari, che non si muoveva dal 1987. In compenso Filini è fiero di lui.

Bonera 6 – partita diligente, senza grosse fatiche, da bravo impiegato statale quale dovrebbe essere. Basta non creare troppa fila al suo sportello e tutto andrà bene.

probabili-formazioni-milan-verona-ventesima-giornata-serie-aZapata 6,5 – incredibile, non fa un errore, ma lo tengo d’occhio perché secondo me ha copiato. Per stavolta me l’ha fatta.

Emanuelson 6,5 – bella prestazione, di spinta e di attenzione, ora facciamo ancora in tempo a darlo a Branca per Palacio + Juan Jesus + una massaggiatrice indonesiana amica di Thohir.

De Jong 6 – ma possibile che le gioca tutte questo qua? Non so più che dire. Lasciatemi rifiatare.

Montolivo 6 – bel primo tempo in cui pressa alto per recuperare palla, Cristina eccitata non l’aveva mai visto così vicino all'”area di rigore“.

Robinho 5,5 – prende un palo pieno dopo una deviazione di Agostini, ma come si dice: “La fortuna è cieca, la sfiga invece ci vede benissimo“. E se io fossi la Sfiga mi accanirei proprio su Robinho. Continua a leggere Milan-Verona 1-0: le pagelle semiserie dei rossoneri

Parere personale: Allegri, Seedorf e il Pallone d’Oro

Scusi tanto Mr. Allegri, parere personale, ma lei non si è reso conto che dicendo, sotto Natale, “questo sarà il mio ultimo anno al Milan” avrebbe visto un calo della sua autorità nello spogliatoio rossonero? Che quelli già sono teste dure, ma ormai sarebbero stati a sentire più facilmente Jimmy il Fenomeno che Lei. Non era meglio levare le tende a suo tempo, vale a dire giugno? Che poi, chiaramente, noi siamo come i mariti, sempre gli ultimi a sapere le cose (e tante non ne conosciamo proprio…), ma ci dice cosa ha guadagnato dallo stare al Milan altri 6 mesi? Che progetto seguiva?

Scusate tanto anche Voi, Signori giocatori del Milan del 2013/14, ma ok che

Ciro Ferrara sorride: la sua Juve avrebbe almeno ben 2 punti in più in classifica dell'attuale Milan (foto presa da sky.sport.it )
Ciro Ferrara sorride: la sua Juve avrebbe almeno ben 2 punti in più in classifica dell’attuale Milan (foto presa da sky.sport.it )

l’allenatore ultimamente non era proprio un falco, né il Sergente Hartman, ma non ve lo fate ogni giorno un bell’esame di coscienza? E’ inutile che poi fate quelli che piangete e siete commossi per l’addio di Allegri, che fuori da Milanello c’è tanta gente che il calcioinculo (sì, tutto attaccato) lo darebbe a voi e non a lui. Attualmente siete l’unica squadra al mondo in grado di riabilitare l’immagine della Juve di Ciro Ferrara. E ci vuole tanto… Continua a leggere Parere personale: Allegri, Seedorf e il Pallone d’Oro

I 5 avvenimenti per cui ricorderemo la 16^ giornata della Serie A 2013/14

Cosa vi ha colpito di più in questa 16ma giornata del girone d’andata di Serie A? La prima tripletta italiana di Tevez o il secondo gol consecutivo di Destro? Il primo fallo pulito della carriera di De Jong o lo stupido fallo di mano di Alvarez?
Questi sono i 5 principali avvenimenti che abbiamo scelto per voi!

  1. Il ritorno alla vittoria della Lazio: grazie alla doppietta dell’ottuagenario Klose, i biancocelesti tornano a vincere dopo 6 turni (3 pareggi e 3 sconfitte) e Petkovic può finalmente tornare a respirare autonomamente. Per l’occasione, il presidente Lotito ha deciso di premiare i suoi, garantendo a giocatori e staff un bonus vittoria: ben 2,5 € a testa, ottenuti grazie alla sospensione dello stipendio a Keita.
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I pronostici semiseri della Serie A, 15a giornata

I Pronostici (sbagliati) della Serie A

Consigli semiseri per le nostre giocate

imagesCATANIA-VERONA: Gli etnei cercheranno di rovinare il Natale agli inventori del pandoro. Poco probabile, giochiamo un OVER a 1.70

CHIEVO-SAMPDORIA: Quando l’esonero paga! Tre vittorie per i clivensi nelle ultime tre gare. Occhio Samp! X a 2.20

FIORENTINA-BOLOGNA: Felsinei che tentano la risalita attraverso scale fatte di… Pioli spesso appuntiti, la straripante viola di Coppa ne è un esempio. 1 a 1.60

GENOA-ATALANTA: Camino acceso, pantofole, plaid e questa partita, così immaginiamo il genovese medio che non vuol andare allo stadio. Gol Sq. Casa Sì a 1.40 Continua a leggere I pronostici semiseri della Serie A, 15a giornata

Fiorentina-Verona, al The Gate San Frediano

Ieri tornavo a casa e pensavo di entrare dentro una chiesa, dentro la chiesa di Santo Spirito, così, per rivolgere una preghiera: non necessariamente alla partita delle sette, ma più in generale per tutto questo, per quasi tutto, per questa vita e queste nostre. Una preghiera che includesse, che le cose si mettessero per il meglio.

brueghel fiorentina verona

Mentre poi mi allontanavo dalla chiesa in cui non ero entrato pensavo che le cose si definiscono tutte a posteriori, il mio entrare là dentro, il mio non entrarci. Ero stato alla lezione di power yoga delle cinque a cui non vado mai, e c’ero andato per stroncarmi ulteriormente, per aggiungere invece che sottrarre, per fare sì che la stanchezza fosse reale-regnante, un concetto quest’ultimo che avevo ritrovato nella mia memoria, a cui spesso attingo, ma spessissimo no.

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E’ tempo di fantacalcio! Consigli per la 13^ giornata

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Finalmente è finita l’ennesima (ed inutile) pausa delle Nazionali. Ciò significa che si torna a giocare sui principali campi europei ma, soprattutto, significa che torna anche quella splendida forma d’ansia che solo il fantacalcio sa regalare. Eccoci pronti coi nostri consigli!

Sampdoria-Lazio: i genovesi hanno appena cambiato allenatore, e questo si trasforma (quasi sempre) in un buon risultato alla prima. Con Mihajlovic, il capitano Palombo torna a centrocampo: potrebbe tornare a regalare soddisfazioni come qualche anno fa. Se li avete, schierate anche l’ex De Silvestri e Gabbiadini. Nella Lazio punteremmo su Keita, ma è difficile che lo abbiate comprato ad inizio anno: a meno che non vi avanzassero 2 fantamln e mancasse ancora un attaccante alla vostra rosa!
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Verona-Cagliari 2-1: Le pagelle semiserie

Per fortuna ha segnato Toni e non Cacciatore
Per fortuna ha segnato Toni e non Cacciatore

Verona

Rafael 6.5

Nel paio di occasioni create dal Cagliari si fa trovare pronto, ma del resto l’area degli scaligeri non sembra esattamente Stalingrado

Maietta 6.5
Impeccabile là dietro, lascia solo le briciole all’attacco del Cagliari, anche se bisogna dire che affrontare un attaccante come Nenè fa sembrare difficile anche il gioco “Unite i puntini” della Settimana Enigmistica

Cacciatore 5.5
Una sua leggerezza quasi provoca una delle più nitide occasioni degli ospiti. Lo spauracchio delle sue esultanze guaste non aiuta nel valutarlo obiettivamente

Gonzalez 6
Si è passati così poco da quelle parti che sinceramente non mi ricordavo nemmeno fosse in campo

Agostini 6
Varrebbe lo stesso discorso fatto per Gonzalez se non fosse che questo attempato goleador ha giocato così’ tanti anni a Cagliari che è impossibile che passi inosservato Continua a leggere Verona-Cagliari 2-1: Le pagelle semiserie

Inter-Verona 4-2: le pagelle semiserie dei nerazzurri

Carrizo 6 – Mette da parte il muschio accumulato per il Presepe e torna titolare dopo molti mesi. Partita d’ordinaria amministrazione, può far poco sui gol veronesi, oltre a bestemmiare dietro ai compagni.

Rolando 7 – In settimana dev’essere andato all’Esselunga a comprare 6-7 litri di Svitol. Copre benissimo in difesa, e trova anche il guizzo per un gol di pregevolissima fattura.
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I pronostici semiseri della 9a giornata di Serie A

I Pronostici (sbagliati) della nona giornata:

Don-LurioConsigli semiseri sulle nostre giocate

INTER-VERONA: La sorpresa del campionato torna dopo un decennio nello stadio che fu di Nicola Ventola, speriamo in un gol di Cacciatore se non altro per l’ennesimo ridicolo balletto. OVER a 1.65

BOLOGNA-LIVORNO: Salverà la panchina il buon Pioli? Diamo fiducia agli inventori della mortadella. 1 a 2.20

CATANIA-SASSUOLO: Due squadre in difficoltà già prima di inizio campionato potrebbero dar vita ad un match scoppiettante viste le difese da oratorio. OVER a 1.70 Continua a leggere I pronostici semiseri della 9a giornata di Serie A