Jeddah (o Gedda), 16 gennaio 2019. Non poteva finire diversamente. La Juventus si aggiudica la Supercoppa Italiana, superando per 1 a 0 il Milan con gol del giocatore più atteso, dell’acquisto più chiacchierato di sempre. Cristiano Ronaldo firma presente, timbra il cartellino, e conquista il primo trofeo in maglia bianconera. Che poi, per la Juve si tratta dell’ottava Supercoppa in bacheca, staccato il Milan in quella che oltre a essere una finale era anche una sorta di spareggio. Continua a leggere #Semifreddo – La (Super)Coppa e la sufficienza del più forte
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Serie A 2016/17: la briscola in cinque
L’avete presente la briscola in cinque? È la versione più evoluta del gioco della briscola, e le regole sono molto semplici: si gioca in 5, le carte a testa sono 8 sin dall’inizio, e la formazione delle squadre è totalmente demandata all’asta. L’asta consiste nel dichiarare il punteggio con cui si riterrà di vincere, sulla base delle carte in mano: vince l’asta chi dichiara il punteggio più alto (di solito siamo intorno ai 75 punti) senza rilanci da parte di nessuno. Continua a leggere Serie A 2016/17: la briscola in cinque
Previsioni di una notte di mezzo inverno
Come nelle migliori season finale delle grandi serie tv americane, o nei peggiori romanzi a tema massoneria, dopo tempo immemore la redazione di In Zona Cesarini si è riunita virtualmente, ed ha emesso i suoi insindacabili giudizi sul campionato in corso, provando ad azzardare qualche pronostico su cosa succederà a maggio. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali scommesse antepost perse in seguito a questi pronostici.
Chi vince lo scudetto?
BUSONZIO: Il cuore dice Inter, il cervello dice Napoli, la pancia dice Juve. E alla fine sappiamo tutti che le sensazioni impulsive sono quelle più probabili. Lo vincerà la Juventus perché vincere aiuta a vincere (e anche Mancini lo sa), perché 9 vittorie consecutive non si colgono per puro caso, perché Allegri è quasi più bravo ad inseguire che dettare il ritmo (specie senza Tevez, Pirlo e Vidal). L’Inter – per quanto distante solo 3 lunghezze dalla capolista – non ha ancora la maturità necessaria per puntare seriamente al titolo, e in fondo potrebbe “accontentarsi” della qualificazione in Champions dopo anni di magra; il Napoli gioca il miglior calcio d’Italia, e ringrazio pubblicamente De Laurentiis per aver dato il tempo necessario a Sarri, ma non riesco a decifrare se avrà la continuità necessaria per arrivare fino in fondo (e poi ha tutti gli scontri diretti in trasferta al ritorno). Continua a leggere Previsioni di una notte di mezzo inverno
UEFA o HBO? Quando il calcio si mescola alle serie tv
Real Madrid – The Walking Dead Fazioni, colpi di stato e assenza di democrazia. Ecco lo spogliatoio del Real Madrid da che ne ho memoria. E da quando Cristiano “Rick Grimes” Ronaldo ha deciso che nella casa blanca non esiste la democrazia, il povero Bale è costretto a giocare fuori posizione, largo sulla destra, nonostante gli oltre cento milioni spesi per il suo acquisto. Il giorno che lo vedremo rasarsi il capo zero sapremo che sara il momento di preoccuparsi seriamente. Continua a leggere UEFA o HBO? Quando il calcio si mescola alle serie tv
Top&Flop Serie A #1: squadre
Come ben sai, caro Lettore, noi Cesarini odiamo la pausa per le Nazionali. E per questo motivo abbiamo deciso di regalarti i Top&Flop di questa prima parte di stagione. Vai con l’articolo. Continua a leggere Top&Flop Serie A #1: squadre
Pagelle semiserie Random – Giornata #5
Diciamolo. Inter, è fuga. (gli amici interisti si grattino) Continua a leggere Pagelle semiserie Random – Giornata #5
AC Milan, la terra delle opportunità: Mario Balotelli parte II
500 Days of Summer è un film di Marc Webb del 2009. Protagonista mozzafiato e sviluppo interessante non bastano a compensare per un finale frustrante seppur anticonformista. Per questo motivo, ripensando alla tempistica e alle modalità in cui si è dipanata la prima permanenza di Balotelli in rossonero, è stato facile trovare un titolo per il mio precedente pezzo su Mario, 500 Days of Balotelli.
Se mi lasciassi andare all’arroganza tipica dell’umanista potrei dire che questo pezzo chiude la mia personale trilogia Balotelliana, inaugurata con il pezzo post mondiale brasiliano e proseguita con quello di cui sopra, dedicato al suo addio al Milan, con buona pace di Philip Roth. Si tratta senza dubbio di un giocatore che mi ha dato tanto su cui riflettere, come tifoso e come cittadino italiano. Sono tanti i pensieri che ho riservato tanto al film di cui sopra quanto all’angoscioso anno e mezzo di Balotelli a Milanello. Continua a leggere AC Milan, la terra delle opportunità: Mario Balotelli parte II
Fiorentina-Milan e pensieri vari dal Franchi, con poca voglia di scherzare
Diego Lopez il migliore in campo secondo tutti i maggiori quotidiani sportivi. Ricominciamo da dove ci eravamo lasciati. Il Milan perde, prende gol, e Diego Lopez è il migliore in campo. Sembra un incubo, ma non lo è. Sono cambiati alcuni interpreti: una difesa giovane, un centrocampo con un giocatore costato 20 milioni, due nuovi attaccanti di caratura internazionale. Ma il succo è lo stesso. E non si è vista nemmeno la famosa grinta del nuovo allenatore, Sinisa Miahjlovic.
Chi mi ha letto nel corso di questi due anni (spesso pochi, ma in qualche caso anche tanti, e vi ringrazio) sa che le questioni rossonere le ho sempre trattate con ironia e mai troppo seriamente. Ma oggi no, oggi non mi va, perché non è ancora il momento. Il calciomercato non è terminato e la nostra dirigenza e il nostro allenatore hanno il dovere di porre rimedio prima che sia troppo tardi. Prima di rifugiarsi nel semiserio. Continua a leggere Fiorentina-Milan e pensieri vari dal Franchi, con poca voglia di scherzare
Sine nomen – 1×01 – L’affare Kondogbia
Sono un cameriere caposala, servo da 3 anni al Golden Garden ristorante di lusso di Milano, parlo bene 3 lingue e me la cavo con quelle di origine slava grazie a Unna, la mia fidanzata conosciuta in Erasmus a Brno. Si, perché ho studiato, ho fatto Economia e sono finito a fare il cameriere. Per carità, mi piace e mi rende bene ma non è quello che volevo. Io volevo fare l’agente degli sportivi. Le vicissitudini familiari non mi hanno aiutato Ho perso mio padre appena iniziati gli studi accademici e mi sono dovuto arrangiare, come molti. Continua a leggere Sine nomen – 1×01 – L’affare Kondogbia
Pagellone Serie A pt. II
Roma: difficile andare distante, se il tuo attacco poggia sulle spalle di Ljajic e Gervinho, che hanno riscritto il concetto di “fumoso”, e se il baluardo difensivo è Astori. In ogni caso, Rudi Garcia si è dimostrato ancora una volta lungimirante: pare che di recente abbia affermato “Dopo la campagna elettorale, ho la certezza che il PD trionferà alle regionali”. Voto 6
Fiorentina: questo è l’unico caso, nella storia del calcio italiano, in cui un allenatore è apprezzato da tutti i dirigenti e i tifosi avversari, tranne che dai suoi. L’Aeroplanino ha pagato – tra le tante cose – gli infortuni di Rossi e Gomez (siamo al teatro dell’assurdo ormai) e un polso debole nel guidare la squadra: se poi si incaponisce pure su Badelj titolare, le speranze sbiadiscono. Voto 5,5 Continua a leggere Pagellone Serie A pt. II
I “numeri” della stagione rossonera
52: i punti in classifica totalizzati dal Milan nel campionato 2014/2015, quindi no, non siamo ancora nelle stagioni pre-mondiale Usa ’94, in cui si davano 2 punti a vittoria anziché 3. Non ci provare, Galliani.
90-60-90: le misure che avremmo preferito al posto di 52.
0: le volte in cui Pippo Inzaghi ha azzeccato una formazione.
13: le volte in cui Galliani si è presentato davanti ai microfoni. Ovvero solo dopo le vittorie.
16: i gol di Menez in campionato.
198164691641893649314: le bestemmie dei tifosi causate da Menez.
387: i difensori di terza categoria che potrebbero fare meglio di Bonera. Molti hanno più di 40 anni, i capelli solo nelle foto dell’adolescenza e un giro vita alla Bud Spencer. Continua a leggere I “numeri” della stagione rossonera
L’ottava luna – Le finali di Champions bianconere
Potrei sembrare blasfemo ma la tentazione è stata troppo forte per me. Rimescolare il testo de L’ultima Luna di Lucio Dalla e le finali di Champions disputate dalla Juventus. Continua a leggere L’ottava luna – Le finali di Champions bianconere
Il valore di una vittoria. 8 maggio 2005
L’importanza di una vittoria è direttamente proporzionale al valore di chi arriva secondo, di chi cede il passo all’ultimo. La finale di Wimbledon 2008, con Nadal che vince, è passata alla storia, per molti, come il più bell’incontro di tennis di sempre. Al di là del valore intrinseco del match (si tratta, comunque, di una finale), del pathos che trasudava ogni scambio e della lunghezza del match, interrotto 2 volte per pioggia, il”più” viene aggiunto da colui che perde, vale a dire Sua Maestà Roger Federer. Pantani che vince a Les Deux Alpes nel Tour del ’98 è già epico di suo, ma raggiunge vette di inarrivabili l’aver inflitto quasi 9 minuti a Jan Ullrich, la macchina tedesca che doveva dominare il mondo dei pedali a cavallo dei 2 secoli e che da quel giorno non sarà più lo stesso. Non abbiamo mai visto sconfitti all’ultimo atto i Bulls di His Airness il che ci preclude, forse, il racconto più leggendario di tutti.
8 maggio 2005. San Siro. Stracolmo. Di fronte Milan, Campione d’Italia in carica, e Juventus. La classifica appaia le 2 squadre al primo posto, 76 punti per entrambe. La giornata è la 35 di 38 (primo campionato “moderno” a 20 squadre), quindi non è solo una partita che mette in palio 3 punti e sfottò reciproci. In gioco c’è, praticamente, il titolo.
Anomalia: si gioca alle 15:00, come solo un’altra volta negli ultimi 15 anni (Juve-Milan 1-0 (Chamot (a)), stagione 2001/02).
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Chiamala se vuoi, indifferenza: cronaca di un derby
♫♬ It’s nine of clock on a Saturday, the regular crowd shuffles in ♫♬
Così iniziava Piano Man di Billy Joel, capolavoro del 1973. Cantava di nostalgia, ricordi, rimpianti e progetti andati in fumo. Niente di molto diverso a ciò che tanti tifosi del Milan stanno sperimentando sulla loro pelle ormai da almeno tre stagioni. E’ sabato notte, la vigilia dell’ultimo derby di questa travagliatissima stagione che mi piacerebbe definire di lacrime e sangue, ma che in realtà dopo alcuni mesi si è trasformata in indifferenza. Ma non stanotte.
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Romanzo manageriale / 9: Giocare nel Milan, oggi
All’improvviso un grande colpo di scena irrompe a mutare, probabilmente per sempre, l’andamento di questa storia, e a svegliare dal torpore il lettore che stava pensando di abbandonare il libro, che per sua propria struttura è sprovvisto di un finale. No, non c’entrano Mr. Bee e nemmeno Mr. Lee (che speriamo ci acquistino presto, prestissimo). All’improvviso giunge via twitter una novità inattesa: il Milan ha dei piani tecnici per la prossima stagione. Io credo che nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Così è stata spiegata dall’agente di Muntari la sua esclusione dalla trasferta di Palermo. A quanto pare il Milan ha addirittura dei piani tecnici per la prossima stagione (ripeto per convincermi che non sto sognando) e Muntari non ne fa parte. Continua a leggere Romanzo manageriale / 9: Giocare nel Milan, oggi