SCUDETTO
Juventus – non ha ceduto nessuno, ha preso Tevez. Già questo basta. Llorente e Ogbonna arricchiscono una rosa che non ha punti deboli e che avrà probabilmente anche un altro laterale entro il 2 settembre. Pogba è pronto a sfondare. Certo mai dire mai, in fondo una speranza c’è: se il francesino e Vidal si rompono il crociato e se Conte perde la memoria perdendosi per le campagne piemontesi allora tutto si può riaprire.
ZONA CHAMPIONS
Milan – Balotelli ed El Shaarawy non ce li ha nessun altro, Montolivo è uno dei migliori centrocampisti del torneo, De Jong sembra in forma come non mai (anche se solo in allenamento), De Sciglio era cercato anche dal Real Madrid e ci sarà un motivo. La squadra titolare tutto sommato è forte ed è collaudata, anche se in questo momento sta facendo pena e ribrezzo, ma d’altronde si sa che per Allegri la stagione inizia a novembre. La spinta in più potrebbe arrivare da Berlusconi, che quest’anno starà a casa e non si perderà una partita. Per questo motivo il Milan non farà posticipi e giocherà sempre alle 15, perché poi il presidente la sera ha da fare con le sue gentili ospiti e non può mica perdere tempo. Poi il 2 settembre sarà il giorno di Galliani: Rocchi e Rizzoli potrebbero essere ingaggiati in extremis, farebbero molto comodo.
Napoli – Aurelio ce l’ha duro ormai da mesi e credo che l’orgasmo non sia stato ancora raggiunto. Il 2 settembre è lontano e qualche botto l’avrà tenuto da parte per il gran finale. Higuain nel nostro campionato ridimensionato i gol li farà, e credo ne farà anche tanti, Benitez è un allenatore che ha dalla sua i risultati, l’ambiente è carico. Ma sinceramente mi aspettavo più interventi in difesa e a centrocampo. Non vorrei che a De Laurentiis si ammosciasse sul più bello.
Fiorentina – fomentati dall’odio, e questo può essere un vantaggio in termini di carica agonistica. Odiano la Juventus, e questo si sa, odiano Roma e Napoli e credo abbiano dimenticato anche perché, ora odiano a morte anche il Milan, come saprete da recenti avvenimenti. Tutto questo odio può costituire una bella spinta ad esprimere al meglio tutte le qualità della squadra: una coppia d’attacco super, un centrocampo di qualità, delle fasce molto ben attrezzate (che fenomeno Cuadrado). La difesa è il reparto debole e non hanno un portiere all’altezza (almeno per ora), inoltre devono migliorare lo storico scadente andamento fuori casa. Ma se Napoli e Milan toppano, loro ci sono.
ZONA EUROPA LEAGUE
Roma – un mercato che non mi convince del tutto. Se la cessione di Marquinhos era doverosa a quelle cifre, se quella di Osvaldo era chiesta dall’ambiente, mi domando perché cedere anche Lamela. Anche perché sai quel che lasci, ma non sai quel che trovi (a parte i soldi). Inoltre voglio sapere perché perdere tutte le abbonate ingaggiando Gervinho. La squadra comunque è forte, è l’ambiente che non aiuta. Se da Roma cambiassero nome in Atletico Tottiense e se spostassero il campo di allenamento da Trigoria a un paesino del Trentino, potrebbero ambire ad alti traguardi.
Lazio – oddio, quella vista contro la Juve promette più inculazio che eiaculazio. A Lotito non piace molto cambiare, si sa che cambiare costa. Pecunia non olet. Squadra vecchia, classifica vecchia (curiosi di vedere Felipe Anderson).
Udinese – i friulani hanno pur sempre in squadra il vero top player del campionato: Totò Di Natale. E non lo dico io, ma lo dicono gli straordinari numeri della sua carriera in maglia bianconera: negli ultimi 4 anni sempre abbondantemente sopra i 20 gol. E a parte giocatori come Muriel, Nico Lopez, Basta, Allan, Danilo sappiamo benissimo che a un certo punto lanceranno qualche sconosciuto trovato tra le montagne sudamericane mentre tosava le pecore.
Inter – no, non mi ero dimenticato dei nerazzurri, è solo che più su della zona E. L. proprio non li vedo. E’ una squadra formata da tre ottimi giocatori – Handanovic, Guarin e Palacio – accompagnati da tre categorie di compagni di squadra: o troppo vecchi per essere competitivi, o troppo giovani per essere competitivi, o troppo pippe per essere competitivi. Magari Mazzarri saprà stupirmi e chissà, potrebbe anche succedere che nel mercato di gennaio arrivi finalmente Thohir col soldone contante.
CAMPIONATO TRANQUILLO
Parma – altra squadra collaudata, con l’allenatore giusto, un difensore che vale 35 milioni (cit. Leonardi ubriaco), un ottimo centrocampo, un centravanti che sa ancora giocare a calcio e Fantantonio. A meno che quest’ultimo non diventi un bue per colpa della cucina emiliana, d’altronde con certi tortelli di zucca e patate e con la torta fritta ecc. ecc. come dargli torto? Vai Antonio, mangia per noi.
Catania – fuori Lodi e Gomez, dentro Tachtsidis e Kingsley Boateng. Se nel caso dello scambio tra Lodi e il greco si può ipotizzare un pomeriggio estivo in cui Pulvirenti ha alzato un po’ troppo il gomito, bisogna però dare merito agli etnei di aver creduto nel giovane King, che se non si fosse sfasciato il ginocchio oggi sarebbe già uno dei migliori under 20 del torneo. L’anno scorso il Catania fu forse la squadra in assoluto più bistrattata dagli arbitri (basti ricordare le sfide casalinghe contro Juventus e Milan), la conferma tra le squadre che senza emozione non lottano per nulla è scontata.
Atalanta – ma sì, i bergamaschi hanno ancora quei giocatori come Denis, Cigarini e ora anche Marione Yepes che consentono di stare tranquilli per quanto riguarda la zona salvezza. Inoltre è finita l’era delle penalizzazioni, fra un po’ riapre la caccia e i contadini dell’entroterra lombardo hanno già pronti i fucili nel caso dovessero avvistare Cristiano Doni o uno che gli somiglia. They have it hard.
Cagliari – problemone principale: in tutta l’isola non c’è uno stadio per ospitare il poveraccio Cellino con la sua band. L’ultimo tentativo è stato fatto per l’affitto del campo dei Miami Dolphins, d’altronde Miami è casa del presidente ed è lontana da Cagliari praticamente quanto Trieste. Il problema dello stadio può sottrarre punti ai sardi, ma alla fine non hanno ceduto nessuno e ci sono certamente compagini immensamente più scarse.
Bologna – discreta qualità offensiva con Diamanti e la coppia greca Kone-Christocosoulos, esperienza in mediana col ritorno di Perez e l’arrivo di Marek Cech. Premio simpatia per la presenza di Davide Moscardelli, il nuovo idolo di grandi e piccini. Un allenatore tra i più graditi sulla piazza italiana. Come complicarsi la vita? Ad esempio schierando Bianchi o Acquafresca davanti.
Sampdoria – ma per il rotto della cuffia, nel senso che ci sono squadre peggiori. E poi il progetto giovani mi piace e dunque lo appoggio. Qui i ragazzini possono crescere bene, secondo il detto bastone e pagnotta fanno i figli belli. Attenti che se Delio si toglie la cinta… Ritti, composti ed educati.
LOTTA PER LA SALVEZZA
Genoa – sono già due stagioni che se la cava, ma Preziosi prosegue imperterrito con i soliti errori: squadra stravolta sul mercato per l’ennesima volta, presenza di giocatori davvero poco interessanti, un allenatore giovane e senza esperienza che non si sa quanto potrà durare (5 euro, sarà il primo esonerato). D’altronde il giocattolaio da tempo è più interessato all’altra squadra di sua proprietà: il Milan. Se sta provando a portare il Genoa in B, lo sta facendo nel modo giusto.
Verona – innanzitutto rischia molto con Mandorlini: nel senso che se lo incontra un meridionale e lo accoppa senza pietà il Verona si trova di punto in bianco senza allenatore. L’ipotesi non è così improbabile. Toni può durare tutto l’anno? Jankovic ce la farà a non rovinarsi il ginocchio? La difesa potrà reggere il confronto contro squadre meno prevedibili del Milan? In ogni caso viaggiano sulle ali dell’entusiasmo.
Torino – ha comprato in massa gli scarti del Genoa e (vedi sopra) non è un buon inizio, né un buon indizio di stagione tranquilla. Soffre la presenza in città della Juventus ai massimi livelli. Oggi essere il Torino è come essere il fratello sfigato di Jim Morrison. Curiosità nel vedere nonno Ventura alle prese con tanti ragazzini.
Chievo – il Chievo potrebbe benissimo essere il protagonista di un film per ragazzi, di quelli in cui l’adolescente più sfortunato e fesso della scuola diventa la stella della squadra di football e si fidanza con la più figa di tutte. E alla fine nessuno capisce com’è potuto succedere, ma via chissenefrega, è pur sempre una bella storia. Non capisco come fa a salvarsi ogni anno una squadra che fa di Thereau la sua stella. Saranno terminati i bonus?
Sassuolo – hanno iniziato nel peggiore dei modi: partecipando al Trofeo Tim al posto dell’Inter e addirittura vincendolo, come nella migliore tradizione nerazzurra. Non sono consapevoli, poveri pivelli, di quanta sfiga avranno addosso per il resto della loro stagione. Di Francesco chiamato al miracolo con dei giocatori che finora la Serie A l’avevano vista solo in televisione. Occhi puntati su Berardi.
Livorno – immaginate di prendere mezza Primavera dell’Inter e di mandarla a giocare in Serie A, di punto in bianco, insieme a giocatori semi-sconosciuti che nemmeno Spinelli sa che faccia abbiano. Cosa potete aspettarvi?