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Random – Considerazioni sparse sulla 1° giornata di Champions

Martedì 

– Di Juve-Malmo non mi ha colpito la mole di gioco creata dai bianconeri. Mi stupisce che nel 2014 ci possano essere dei giocatori che non conoscono il funzionamento del meccanismo del fuorigioco come il numero 21 degli svedesi

– Momento di panico quando per un attimo ho pensato che l’Adu del Malmo fosse il leggendario nuovo Pelè a stelle e strisce, ma senza il figlio condannato per narcotraffico. Poi la realtà è piombata su di me come un treno in corsa sotto forma di Enoch Kofi Adu Continua a leggere Random – Considerazioni sparse sulla 1° giornata di Champions

Le pagelle Cesarine, gruppo G: Germania-Ghana

GERMANIA

Gotze 6 – diciamo la verità, un gol così l’abbiamo sognato tutti, magari nella finale del torneo di calcetto del paese, proprio contro i favoriti, stando ai giudizi espressi nella piazza principale nelle ore d’attesa. Agosto pieno, ore 22. Il mio compagno si invola sulla destra e scodella al centro un cross perfetto per la mia testa poco avvezza al gioco aereo; vado sicuro all’impatto e memore degli insegnamenti della scuola calcio di tanti anni fa penso di incornare verso il terreno, per ottenere il classico rimbalzo che beffa il portiere. La colpisco male e mi sbatte sul ginocchio, ma è il mio momento e la sfera termina ugualmente nel sacco. Tripudio. Portiere avversario con gli occhi lucidi. Le ragazze mi guardano con ammirazione, i compagni mi osannano, il prosciutto del primo premio è ufficialmente nostro. Nessun replay a disposizione, io ho segnato di testa, poi voi pensate pure quello che volete.

Klose 7 – falso nove prrrrrrr! Che deriva malsana sta prendendo questo calcio del III millennio, viva i centravanti veri, che la buttano dentro anche quando non devono, vero Howedes?

Mustafi 5 – convocato nello scetticismo generale dopo l’infortunio di Reus: sostituire un trequartista con un terzino che gioca nientemeno che nella Sampdoria non sembra proprio un’idea geniale. André Ayew ringrazia e porta a casa. Stimato da Low per la sua versatilità, così adattabile che può reimpiegarsi come attore erotico nei film di Tinto Brass prodotti dal neo proprietario della Samp, Ferrero.

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Speciale Brasile 2014. Le squadre: 15) Ghana

Abbiamo già presentato la Germania, stasera parleremo o cercheremo di farlo, delle Stelle Nere, il Ghana.

LA STORIA

Battezzati dalla prodezza di  Andrea Pirlo nel mitico (per noi) Mondiale di Germania, gli africani hanno dimostrato in due partecipazioni che tutto è possibile. Un ottavo clamoroso nel 2006 infranto dal Brasile di Ronaldo , la buon’anima di Adriano e Zè Roberto, un quarto strepitoso contro l’Uruguay di Forlan in Sudafrica gettato alle ortiche da Asamoah Gyan con un rigore scellerato scagliato sulla traversa. Proprio la successiva lotteria dei  rigori, avrebbe condannato la squadra quattro volte Campione d’Africa alle lacrime. Gli anziani raccontano che Mensah e Adiyah, loro gli autori degli errori, siano ancora nascosti nei sobborghi di Accra, troppa la vergogna per  essere eliminati da un cucchiaio di Abreu l’uomo di legno.

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Top Ten: le dieci acconciature più oscene

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Ibrahim Ba

Siete rimasti stupiti o sconcertati dalla barbona in stile “Cast Away” di Moscardelli, dalla chioma fricchettona di Diamanti, dalle creste tamarre di Balotelli e Niang o dalle treccine rasta di Cuadrado? Questo è nulla in confonto all’improbabile look sfoggiato da alcuni calciatori che in passato hanno calcato i campi della Serie A, spesso scatenando l’ilarità dei tifosi o diventando dei veri e propri idoli, talvolta lanciando pure nelle vere e proprie mode di dubbio gusto. Mettetevi comodi e godetevi questa speciale classifica (le immagini non sono adatte a un pubblico sensibile)…ovviamente altri contributi sono sempre ben accetti!

10. Ibrahim Ba (Milan). Oltre a meteora e bidone, il francese è stato uno tra i primi giocatori neri a sfoggiare un’orrenda chioma cotonata di colore bianco tendente al beige, unico elemento per il quale è riuscito a farsi notare nel corso della sua disastosa esperienza italiana. Continua a leggere Top Ten: le dieci acconciature più oscene

Milan-Malaga 1-1: le pagelle semiserie dei rossoneri

Abbiati 6 – c’è stato un momento in cui ho creduto che lui, Caballero (il portiere del Malaga) e l’arbitro fossero la stessa persona. Identici. Senza divisa non li avrei distinti. Incolpevole sul gol, per il resto abbastanza inoperoso, ma nelle uscite mette sempre i brividi.

Abate s. v. – dopo 5 minuti si accorge di non essere andato a votare per Romney, che l’aveva indicato come americano modello. E si fa sostituire per adempiere al proprio dovere, perdendo anche lì.

Mexes 6 – un po’ come quando si inizia a uscire con una brava ragazza, per poi scoprire che tanto brava non è. Ci vuole del tempo per ritrovare fiducia, ma anche per mancanza di alternative il rapporto va avanti. Il pericolo può essere sempre dietro l’angolo, ma ieri sera è scampato.

Bonera 5,5 – l’uomo senza età (ho rivisto una foto di Bonera ai tempi del Parma ed era identico a ora) è disattento sul gol di Eliseu e sulla penetrazione di Isco. Magari gli è piaciuto.

Constant 5,5 – sempre più uguale a Zlatanone nostro. Sono due ruoli diversi, è chiaro, ma la leadership è uguale. Assistman come Ibra, che ne fa quattro a Parigi, ma il cross di Constant vince in qualità. Ha colpe sul gol degli spagnoli.

De Jong 3,5 – tornate con la mente ai tempi delle superiori: è il compagno di classe che non si vede mai. Quello che non viene a scuola quando c’è il compito e che si nasconde sotto il banco al momento dell’interrogazione. Fosse nei Marines, Romney lo caccerebbe a pedate.

Montolivo 7 – fa i compiti anche per De Jong. Alunno modello, quello che alle medie non spiccava e che, contrariamente alle aspettative, alle superiori si rivela il migliore della classe.

Emanuelson 5 – ogni tre partite giocate in questo ruolo che non gli appartiene fa un paio di buone giocate. Ieri non era quella giusta, delle tre. Non riesce nemmeno a trovare qualche deviazione, visto che di solito timbra solo così.

Bojan 6,5 – il ragazzo che tutte le madri vorrebbero far fidanzare con la propria figlia. Educato, intelligente, faccia pulita e gioca pure bene a pallone. Anche se un po’ a sprazzi. Ma sta diventando imprescindibile. Allegri ci ha messo due mesi e mezzo, ma alla fine si è accorto di lui.

El Shaarawy 5,5 – anche Tutankamon avrà avuto, in vita sua, una giornata un po’ storta.

Pato 6 – al momento del gol ho subito pensato che avrebbe fatto il giro del campo facendo il gesto dell’ombrello a tutti. Bravo per il sangue freddo, io avrei ceduto a questa tentazione. Sufficiente solo per la marcatura, una grande gioia per tutti, grandi e piccini.

De Sciglio 5 – Allegri deve avergli detto: “Vai e fai come Abate”. Altrimenti la scialba prestazione non si spiega.

Boateng 5,5 – in astinenza da calcio e da negozi, ha passato gli ultimi giorni in una comunità per il recupero degli shoppingdipendenti. L’acconciatura dimostra il recente stato di shock.

Robinho 5,5 – non segna da così tanto che probabilmente ha dimenticato tutti i passi di Ai se eu te pego.

Allegri 5,5 – meno male che in Serie A allena pure gente come Del Neri o Gasperini, altrimenti vincerebbe il premio di più duro di comprendonio dell’intero panorama europeo. Per partorire un modulo decente e Bojan titolare ci sono voluti due mesi e mezzo. Mentre per Emanuelson terzino aspettiamo dal gennaio 2011. Su Constanto o De Jong, invece, la colpa è soprattutto di chi glieli va a comprare. La Champions League non è proprio il suo habitat e non lo era già quando aveva altri giocatori a disposizione. Comunque è imbattuto da quattro partite, quindi si è garantito il rinnovo fino al 2019.

Palermo-Milan 2-2: le pagelle semiserie dei rossoneri

Prima di entrare nel clou del pagellone di questo rocambolesco 2-2 – bella partita, sì, almeno questo credevo prima di leggere della vittoria dell’Arsenal in coppa di Lega, un clamoroso 7-5 sul Reading dopo i tempi supplementari, e i Gunners perdevano perfino 4-0. Maledetta Serie A, quanto sei noiosa – credo sia doveroso spiegare che fine ha fatto Boateng. Immagino già i gesti di esultanza dei tifosi quando non hanno letto il suo nome tra i convocati delle ultime tre partite. Ma non è vero che il Boa ha problemi al ginocchio. E’ impegnato nella nuova edizione del noto programma di Real Time: Ma come ti vesti? Dopo la vicenda dei pantagonna – senza dimenticare che andava in giro col cappello di lana nonostante ci fossero 25-26 gradi – i compagni, impietositi, hanno chiesto l’intervento di Enzo e Carla di Real Time, che si sono messi d’impegno a rifare il guardaroba al ragazzo. Purtroppo non se ne viene a capo e siamo già alla seconda settimana di registrazioni. Ma parliamo di cose serie:

Gira anche voce che il Boa si sia preso una cotta per Enzo.

Milan

Amelia 5 – il grande problema di questo ragazzone è semplicemente la generosità. Lui a volte vede dei tiri così belli, ma così belli, che non se la sente di tuffarsi e di rovinare il gesto tecnico del giocatore avversario. E così è stato per Brienza.

Mexes 5,5 – l’interpretazione del calcio e dell’organizzazione difensiva al contrario: quando marca al limite dell’area concede ampio spazio agli attaccanti dell’altra squadra, per far loro prendere con comodo la mira (anche lui non si può dire che non sia generoso); quando è sulla trequarti, invece, tira legnate senza non fare complimenti a nessuno.

Bonera 5,5 – nel primo tempo prova a farsi uccellare da Miccoli in tutti i modi, ma riesce stranamente a rimanere a galla. Deve avere qualche santo che lo protegge quando va ad indossare, per la gioia di grandi e piccini, la fascia di capitano.

Yepes 5,5 – almeno oggi facciamo una media voto uniforme per la difesa. Il vero motivo delle lamentele di quel signore di Arcore – che pare abbia chiamato l’a. d. lagnandosi con una serie notevole di Cribbio espressi a ripetizione – sta nel fatto che Marione non si è spogliato nel bel mezzo della gara, mostrando il petto villoso. E’ nota infatti la debolezza del boss verso il tenebroso Yepes. Purtroppo ieri anche lui è stato meno affidabile del solito. Il problema è anche la tattica adottata dal Palermo fino al 2-0, quella di far sgusciare Miccoli e Brienza sotto le gambe dei difensori rossoneri. Che per larghi tratti ha pagato.

Abate 5 – ultimamente i suoi cross funzionano anche se sballati. Ha il merito di mettere in mezzo quell’orribile palombella che Ujkani smanaccia sui piedi di El Shaarawy, per il 2-2 finale. Comunque è imbarazzante e perde nettamente il duello con Morganella. Capite, Morganella, non è che parliamo di Maicon o di Daniel Alves.

Flamini 4Je ne sais pas comme je fais avec vous, Mathieu. Che te possino (capisci anche il romano, lo so) c’hai magnato un sacco de soldi in questi anni, e qualcosa mi dice che te non c’hai mica più voglia de giocà a pallone. Ce l’hai fatta pure per questa stagione, non c’avevi ‘no straccio de offerta e hai rubato a quel poraccio de Galliani n’altro milione e mezzo. Però vedi di impegnarti, almeno un po’.

Montolivo 6,5 – nel primo tempo non fa cose straordinarie, ma nella penuria del centrocampo rossonero spicca lo stesso, e anche parecchio. Nel secondo è il primo a capire come bisogna agire per pareggiare la partita: dare la palla a Bojan e incrociare le dita. Funziona: insacca pure il gol dell’1-2.

Come sono carini, Noce ci starebbe proprio bene lì in mezzo.

Nocerino 5 – Allegri lo rispolvera e lo riporta titolare dopo un periodo non certo felice. Noce è quello che sta soffrendo più di tutti, a centrocampo, l’assenza dello spilungone svedese e e il problema dei continui cambi di modulo. Mai pienamente in partita. Ora Allegri cambierà nuovamente schema anche per la prossima giornata e farà fuori l’ex bomber. Lui – lo so dalle mie indubitabili fonti – ha chiesto la cessione per stare di nuovo vicino a Zlatanone suo, ma Carlò ha detto che a Parigi non c’è posto. Così Ibra ha intenzione di acquistarlo personalmente per utilizzarlo come ottavo nano, nella sua collezione di nani da giardino che tiene nella sua villa di Malmö. Nocerino il nano da giardino. Fa pure rima.

Constant 5 – non siamo troppo severi, perché un paio di giocate le fa. Nel primo tempo rifila un tunnel a Barreto, il malcapitato paraguayano se lo ricorderà per tutta la carriera. A fine partita era orientato a ritirarsi per l’umiliazione, ma per ora ha deciso di andare avanti. Nel secondo tempo propone anche una finta incespicante che per un attimo risulta incredibilmente efficace. Generoso, questo sì, l’impegno ce lo mette. Finché fa il compitino va pure bene.

Pato 5 – stavolta effettivamente non posso salvarlo neanche io. Al minuto 5 lascia sul posto Donati con un dribbling ubriacante, ma poco dopo si viene a sapere che il palermitano in realtà si era fermato da solo, per infortunio, ridimensionando così la giocata. Tra il 1′ e il 10′ minuto gioca pure, poi lo rivedo a inizio secondo tempo mentre si stropiccia togliendosi la biccica, la cispa, la cacca dell’occhio, insomma chiamatela come vi pare. Deve essersi fatto un sonnellino nell’intervallo. Poi il nulla fino alla sostituzione.

El Shaarawy 6,5 – timbra il cartellino anche quando non strafa. Un tempo lo spreca in una posizione non ideale, meglio farlo giocare largo a sinistra. Niente dediche particolari, e meno male. Interessante comunque notare come il Milan abbia pareggiato giocando praticamente in 3 contro 11: Montolivo, Bojan e il Faraone hanno fatto squadra da soli.

Emanuelson 6 – vederlo a destra continua a farmi sentire disorientato. Come se mi trasferissi in Inghilterra e fossi costretto a guidare, appunto, col manubrio dalla parte del passeggero. Eppure continua a non sfigurare, o almeno non sempre. Ci chiediamo tutti, a questo punto, cosa potrebbe fare se schierato in posizione naturale, cosa che non succede dal dicembre del 2010, ovvero da quando giocava ancora nell’Ajax.

Pazzini 4,5 – dai, non è vero che il Pazzo è completamente inutile. Essendo un palo della luce, ieri ha avuto il compito specifico di restare impalato e illuminare le giocate di Bojan. Questo l’ha fatto, non si può negare.

Bojan 7 – solo un pollo come il nostro allenatore poteva non accorgersi dello stato di forma del catalano. Fa ballare il flamenco a tutta la difesa del Palermo. Infermabile. Titolare subito, anche col rischio che poi Galliani deve sganciare 18 milioni per il riscatto, il prossimo giugno.

Allegri 4,5 – Dichiarazioni di Allegri, riporto da gazzetta.it: “Sono partito con quel sistema di gioco per far riposare Emanuelson e poi nella mia testa avevo già pensato ai tre cambi. Credevo di creare più pericoli inserendo Bojan ed Emanuelson a partita in corso. Se avessi cominciato come nella ripresa magari avremmo perso. E’ la prima volta che rimontiamo e questa è una buona cosa. La squadra ha creato molto e nel secondo tempo non abbiamo mai rischiato. Brutta partita nel primo tempo, però poi i ragazzi alla fine hanno fatto bene e ci sta stretto anche il pari”, e poi: “L’allenatore cerca di leggere la partita nei 90 minuti, io l’ho letta all’inverso, credevo che i cambi potessero essere determinanti ma non credevo di poterci trovare in svantaggio di due gol dopo 50 minuti”. E ancora: “Dietro ho due squalificati per il Chievo: Bonera e Yepes, quindi vedremo”. In realtà solo Bonera, diffidato, è stato ammonito e salterà la gara di sabato, Yepes invece ci sarà.

Bene, ditemi cosa dovrei aggiungere. Secondo voi ha senso una sola cosa che ha detto? Tra l’altro si dà praticamente dell’inadeguato da solo.

p. s. ci tengo comunque a precisare che io odio Real Time.

Milan-Anderlecht 0-0: le pagelle

Tornano le pagelle semiserie sul Milan. Come sapete, ieri sera si è giocata Milan-Anderlecht. Stavolta siamo andati meglio, dobbiamo essere soddisfatti. Addirittura non abbiamo perso 0-1 e già è qualcosa di cui andare fieri. Con un po’ di pazienza qualcuno raddrizzerà il piede, faremo una verticalizzazione e forse per febbraio 2013 riusciremo pure a fare un gol a San Siro, per la gioia delle 30-40 persone che saranno presenti.

Abbiati 6 – nei momenti di noia della partita, mancando Acerbi e il suo labbro-baffo, ho deciso di concentrarmi sulla figura di Abbiati. Dopo un’attenta analisi, ho concluso che probabilmente il portierone è il figlio illegittimo di Galliani. Sono serio. Questo spiegherebbe tante cose, innanzitutto perché ancora ce lo troviamo tra i piedi. E poi perché Abbiati non ride mai: questo mi pare ovvio, non vuole mostrare la dentatura simile al padre, nonché quella terribile espressione che ha l’a.d. nei momenti di gioia. Per fortuna l’Anderlecht non tira rasoterra, e possiamo strappare un pareggio nella prima di Champions!

De Sciglio 6,5 – il ragazzo ci garba. Quando lo vedo titolare mi emoziono e sono contento, almeno per qualcosa. In fase difensiva è davvero difficile da superare, bisognerebbe solo spingesse un po’ di più, ma per Allegri le fasce sono inutili. Purtroppo fra poco sarà distrutto da MilanLab, nel tentativo di assurdi potenziamenti muscolari, e lo rivedremo in campo nel 2018.

Bonera 7 – sì. E non sono ubriaco. Non sapete quanto mi costa ammettere che ieri sera Danielone ha giocato bene, superando se stesso. A tratti sembrava insuperabile. La conferma arriva dalla contrattura che ha accusato nel secondo tempo, non ci voleva proprio ora che stava diventando un Top Player.

Mexes 6,5 – innanzitutto: il parrucchiere di Milanello fa più soldi di quello di miss Italia. Eccone un altro che non dorme la notte se non ha un taglio stravagante. Apprezziamo però il fatto che non assomigli più, da dietro, a una bionda francese pronta a deluderti voltandosi e mostrandoti la barba. Buona partita, accanto a Bonera dà solidità. Almeno in difesa si è sofferto poco, ieri sera.

Antonini 8 (diviso due) – l’Anderlecht aveva un certo Gilet o Gillet sulla destra che sembrava un fenomeno. Mi sorgono dei dubbi se fosse davvero un ottimo giocatore, questo belga, oppure se semplicemente perfino l’allenatore dell’Anderlecht ha compreso quale sia il nostro principale punto debole. Io propendo per la seconda ipotesi, guarda caso quelli attaccavano sempre dalla sua parte.

Flamini 5 – ha una buona occasione all’inizio. C’è comunque delusione, ci si aspettava di più. Immaginavo, vedendolo al fianco di De Jong, che ci sarebbe stato un bel da fare per i barellisti di San Siro, invece i giocatori dell’Anderlecht escono dal campo tutti sani. E dai, Mad Dog…

De Jong 6 – io gli do la sufficienza a oltranza perché ancora non l’ho capito bene. Cioè, i piedi non mi sembrano granché (vabbè, diciamolo, sono due ferri da stiro), a menare finora nemmeno si dà tanto da fare, sangue non ne ho visto, nemmeno strazianti urla di dolore. Attendo ancora un po’.

Mexes mostra a Flamini e De Jong quello che Allegri si aspettava dal centrocampo.

Nocerino 5,5 – mi sta preoccupando, perché lo vedo con un taglio di capelli un po’ particolare, sta subendo il contagio da alcuni compagni. Noce deve ritrovarsi, perché attualmente non è né carne, né pesce, e il Milan ha bisogno di altro. E se fosse questo quello che può realmente dare?

Boateng 4,5 bis – ecco il fenomeno. Si permette perfino il lusso di arrabbiarsi dopo la sostituzione. Melissa fa una pessima partita, ma non avevo dubbi a proposito. Non è Kakà, e ce ne siamo accorti. Quello che non ci piace è che lui, un buon mediano, con discreta potenza e ottimo senso dell’inserimento, si atteggia a trequartista e leader della squadra (non solo per colpa sua, però, c’è chi inculca nella gente queste convinzioni). O lo riportiamo in mediana, oppure il ragazzo deve imparare a verticalizzare, ma non credo ci riuscirà mai. Prova tiri assurdi da ovunque si trova ed è totalmente incapace di servire le punte, io ho un’altra concezione di trequartista. Ma un po’ di sana panchina?

Emanuelson 5,5 – io a Urby fondamentalmente voglio bene. Il povero Cristo non ha colpe particolari, lui vuole giocare terzino, o in alternativa centrocampista esterno. Invece deve fare la punta, la mezzapunta, fra poco penso pure il portiere e il difensore centrale. E poi magari ce la prendiamo con lui. Ma se il mister schierasse Antonini centravanti?

Pazzini 5,5 – a volte lo guardo e penso: “Pippo mio, dove sei!”. Ogni tanto qualche palla in area arriva, ma lui non anticipa mai il difensore, vedi un paio di respinte centrali di Consigli, qualche giorno fa. Avremo un continuo confronto con Cassano, in cui segneranno una domenica a testa e quindi una settimana avrà ragione l’Inter e l’altra il Milan, così fino a quando i due non si ritireranno dal calcio giocato, o non andranno a finire la carriera nel Pescia o nella squadra amatoriale di Bari Vecchia. In fondo i giudizi nel calcio cambiano davvero in fretta e noi stiamo già dimenticando la tripletta del Pazzo a Bologna. D’altronde, se non viene servito… Non può fare il lavoro di Ibra e questo si sapeva.

El Shaarawy 6,5 – che bel Faraone. Fa più di Boateng ed Emanuelson messi assieme. Entra e subito sfiora il gol di testa, in quella che è stata la più nitida occasione della partita per il Milan. Il ragazzo, dopo la settimana in under 21 con Mangia, sta crescendo nettamente. E proprio per questo Max, sempre lungimirante, lo fa partire dalla panchina.

Yepes s.v. – il sogno nascosto delle fantasie omosessuali di Berlusconi entra al posto dell’acciaccato Bonera e fa il suo dovere. Per me resta sempre il migliore del reparto difensivo.

Constant s.v. – ora sta iniziando a diventarmi antipatico, ma per colpe non sue. Le questioni sono due: 1) ma perché il Milan l’ha acquistato (si fa per dire, ovviamente è un prestito dell’amicone numero uno)?; 2) ma perché Allegri lo mette puntualmente nel finale? Quale geniale giocata risolutiva si aspetta da questo povero ragazzo? Iniziamo a darci un taglio, per favore. Il cambio è stato incomprensibile.

Allegri 4 – il genio di Livorno si supera anche in questa partita. Penso che nelle sue notti più serene lui sognava spesso di poter schierare Boateng ed Emanuelson insieme sulla trequarti, coadiuvati da un robusto centrocampo di macellai. Ha finalmente realizzato il suo sogno e penso ne sia felicissimo. Per fortuna non ha detto che abbiamo un punto in classifica come lo scorso anno, dove però invece dell’Anderlecht si era affrontato un certo Barcellona. La formazione, comunque, era inadeguata, ma sai che novità. Contro i modestissimi belgi, ha dimostrato ancora una volta di essere un piccolo allenatore (sarò troppo duro?), e il cambio Constant-Emanuelson ne è la spiegazione. Perché non rischiare Bojan gli ultimi minuti nella partita più facile del girone? A proposito, meno male che il catalano gli garbava, altrimenti sai che minutaggio. Questo 0-0 è un risultato inutile. Mi domando quante ne debba ancora sbagliare, pare godere di un bonus infinito. Sia chiaro, non è il primo colpevole, ma è l’unica situazione che si può risolvere nell’immediato.

Galliani 2 – il miglior dirigente del mondo, definizione coniata dal suo ego e da una larga schiera di giornalisti prezzolati e leccaioli, rilascia un’intervista prima del match, in cui afferma con grande gaudio di aver ridotto gli ingaggi da 150 a 100 milioni di euro. Ora finalmente rientriamo nei parametri di Platini, che non ci caccerà dalle coppe. Peccato che per quello stiamo provvedendo autonomamente. Ma mi domando: se non passi il girone di Champions League, se non ti qualifichi alla prossima edizione (e nemmeno a quella di Europa League, rinunciando a premi, introiti televisivi, eccetera), se hai 25.000 spettatori di media a gara, roba che nemmeno l’Adriatico di Pescara e il Franchi di Siena, sei davvero sicuro di risparmiare, alla fine? Agli economisti l’ardua sentenza. Ci “vediamo” per Udinese-Milan, state collegati su In zona Cesarini.

Milan-Atalanta 0-1: le pagelle

Dall’ignobile spettacolo visto a San Siro ieri sera, proviamo a ricavare delle pagelle per quanto riguarda la prestazione rossonera. E lo so, non sarà facile essere buoni con i voti. Però consiglio a chiunque voglia provare a fare le pagelle sul Milan, la metodologia seguente: se è stato sostituito da Allegri, allora ha giocato bene.

Massimiliano Allegri con Robinho e Yepes, ieri assenti (foto di goatling, flickr. http://www.flickr.com/photos/
32907326@N00/7763963574)

Abbiati 6 – purtroppo in porta non troviamo di meglio, i portieri al giorno d’oggi costano e il Milan non se ne può mica permettere uno nuovo. Dunque, bisogna accontentarsi. Speriamo che Abbiati giochi fino ai 45. Pazienza se ogni volta che arriva un rasoterra oppure che tocca una palla con i piedi sono costretto a farmi il segno della croce. Discreto sul tiro di Moralez, poi nulla di rilevante.

Abate 5 – ogni volta che qualcuno mi dice che Abate è un buon terzino, mi domando allora da quale pianeta venga gente come Maicon o Lichtsteiner, che non solo hanno il piede dritto e sono bravi nella fase difensiva, ma ti fanno pure 3, 4 o 5 gol a campionato. Niente, con quel piede Abate proprio non ce la fa a mettere una palla decente in mezzo.

Bonera 5 – io spesso mi domando cosa ho fatto di male quest’estate per vederlo nuovo leader del reparto arretrato. Ma Mexes e Zapata dove sono? Non saranno due fenomeni, ma Bonera leader non lo regge nessuno.

Acerbi 6 – vorrei scrivergli su twitter, ogni volta che lo vedo, per chiedergli cosa diamine ha sul labbro. Questo aspetto mi deconcentra dalle sue reali prestazioni in campo. Però mi è sembrato il meno peggio del reparto arretrato.

Antonini 5,5 – il problema è che il poveretto si sbatte come un dannato, ma proprio non è per lui. Lui è lo specchio del ridimensionamento. Mi fa venire un mezzo colpo sul retropassaggio in occasione del palo dell’Atalanta. Tutto sommato non è andato malaccio, perché non ha sbagliato neanche un fuorigioco stavolta, ed è un evento raro. Spero però che per gennaio si riesca a sbolognare al Crotone o al Lanciano, dite che se lo prendono?

De Jong 6 – eccone un altro che, poveretto, deve giocare fuori ruolo, a causa delle idee bislacche del mister, che prima di cambiare il modulo preferisce modificare il ruolo naturale dei propri giocatori. Sostanza c’è, ma cercasi piedi per creare azioni da gol.

Ambrosini 6 – non ha giocato male male, eh, sia chiaro. Ha fatto quello che può. Palloni per le punte zero, però, il problema è sempre quello. Tra il 55′ e il 60′ finisce l’ossigeno e chiede il respiratore artificiale, ma l’arbitro non ne consente l’uso durante il gioco ed è costretto a chiedere il cambio per poter sopravvivere.

Emanuelson 6,5 – dopo un ottimo precampionato, giustamente Allegri, sempre attento alle prestazioni dei suoi giocatori, non lo ha schierato titolare nelle prime due. E ovviamente ieri ha dimostrato di essere tra i più in forma, per questo si è meritato pure la sostituzione.

Boateng 4,5 – toglietelo da davanti ai miei occhi. Le meglie n. 10 di Savicevic, Boban, Rui Costa e Seedorf si stanno domandando: “p’cchè?”. Il Boa sta dimostrando ampiamente che senza Ibra vale ben poco, che la 10 non fa per lui, che non è un trequartista bensì un mediano, e infine che il nuovo taglio di capelli gli sta pure male, Melissa sappilo. Io lo venderei, se non fosse che non si otterrebbe altro che far ingrassare ancora di più il portafogli del boss.

El Shaarawy 6,5 – tra i più propositivi, l’unico a essere pericoloso con due conclusioni che impegnano Consigli. Si sbatte su tutto il fronte d’attacco e giustamente si merita anche lui la sostituzione. La sagacia del mister ci piace, come sempre.

Pazzini s.v. – ho lasciato la tv sintonizzata su San Siro e lo sto ancora cercando.

Nocerino 5,5 – ecco un altro che senza Ibra vale ben poco. L’avrei visto meglio alle 18 in Palermo-Cagliari, eppure viene considerato uno dei big della squadra. Ecco a che livello siamo arrivati.

Bojan 5 – se Barcellona e Roma l’hanno cacciato, un motivo ci sarà.

Constant s.v. – si nota solo per il naso, e per un attimo sembra che qualcuno abbia finalmente sostituito degnamente Zlatanone.

Allegri 3 – e sono buono. Lui è soddisfatto, ha addirittura un punto in più dell’anno scorso. D’altronde ci sta fare solo una vittoria se nelle prime tre affronti Chelsea, Barcellona e Inter. Forse ho visto male i colori delle magliette delle avversarie. Prego affinchè azzecchi almeno una sostituzione da qui al giorno del suo esonero, ma non fraintendete, non è così vicino. Ma seriamente: perché non è capace di dare uno straccio di gioco e di cattiveria a questi giocatori?

Berlusconi -1 – mentre una barca affonda, l’altra naviga saldamente in mare. Si dice che ieri fosse in crociera. E chi l’ammazza…

Atalanta: Consigli 6,5 – Bellini 6 – Lucchini 6,5 – Manfredini 6,5 – Brivio 6,5 – Raimondi 6 – Cigarini 7 – Biondini 6 – Bonaventura 6,5 – Moralez 6,5 – Denis 7 (Ferri, De Luca e Cazzola s.v.) – Colantuono 7.