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Le pagelle semiserie: Germania-Argentina 1-0

GERMANIA (a cura di Busonzio)

Neuer 7,5: lo ribadiamo, sarebbe stato il fiore all’occhiello della gioventù hitleriana, se nel 1945 le cose fossero andate diversamente. Fortunatamente gli eventi hanno preso un’altra piega, e così il bimbo cresciuto nella curva dello Schalke è diventato la versione umana della Porta di Brandeburgo. Sporca un po’ la finale con un’assurda uscita su Higuain, che ricorda tanto quella di Schumacher su Battiston nel 1982. Il biondo reagisce allo stesso modo: aspetta il fischio per il rinvio, ostentando una freddezza inumana. Il suo miglior pregio vanifica la palla gol capitata a Palacio: lui non va giù, al Trenza non resta che tentare il pallonetto. N° 1 al Mondo per decenni a venire.

Lahm 8: se inventassero il Pallone d’Oro per il giocatore più sottovalutato di tutti i tempi, il premio sarebbe suo senza alcuna discussione. Il capitano è il leader silenzioso di questa squadra, non fa mai mancare il proprio appoggio ai compagni, e dopo aver corso ininterrottamente per 120 minuti non sembra nemmeno sudato. Osservate ogni palla che ha toccato nel corso della finale: non ha sbagliato un passaggio, non l’ha mai persa, nè l’ha mai data via con troppa fretta. Ogni pallone toccato rientrava nei piani superiori costruiti non si sa bene da chi, ma che alla fine hanno premiato gli europei. Continua a leggere Le pagelle semiserie: Germania-Argentina 1-0

Considerazioni sparse sulla finale dei Mondiali 2014

– Le 15enni che impazziscono per sbarbatelli quali Bieber, One Direction, ecc., cosa dovrebbero provare di fronte a Bastian Schweinsteiger?

– E’ ufficiale: Messi non sarà mai Maradona. E comunque Simone Barone e Andrea Zaccardo continuano ad avere più Coppe del Mondo di lui.
– And the Oscar for Ipocrisia goes to….Joseph Blatter, che non riesce ad esimersi dall’elemosinare un premio a Messi. Continua a leggere Considerazioni sparse sulla finale dei Mondiali 2014

Ciò che ricorderemo della X giornata dei Mondiali 2014

Gol ad minchiamquello di Gotze sabato, quelli di Koo e Demspey ieri. Palle sospinte in porta per inerzia, colpite con le parti del corpo più impensabili e meno controllabili. Non tutti possono segnare gol spettacolari come Cahill e Van Persie, e allora spazio alla fantasia: colpite quella palla, purchè entri. Continua a leggere Ciò che ricorderemo della X giornata dei Mondiali 2014

Le pagelle Cesarine, gruppo G: Germania-Ghana

GERMANIA

Gotze 6 – diciamo la verità, un gol così l’abbiamo sognato tutti, magari nella finale del torneo di calcetto del paese, proprio contro i favoriti, stando ai giudizi espressi nella piazza principale nelle ore d’attesa. Agosto pieno, ore 22. Il mio compagno si invola sulla destra e scodella al centro un cross perfetto per la mia testa poco avvezza al gioco aereo; vado sicuro all’impatto e memore degli insegnamenti della scuola calcio di tanti anni fa penso di incornare verso il terreno, per ottenere il classico rimbalzo che beffa il portiere. La colpisco male e mi sbatte sul ginocchio, ma è il mio momento e la sfera termina ugualmente nel sacco. Tripudio. Portiere avversario con gli occhi lucidi. Le ragazze mi guardano con ammirazione, i compagni mi osannano, il prosciutto del primo premio è ufficialmente nostro. Nessun replay a disposizione, io ho segnato di testa, poi voi pensate pure quello che volete.

Klose 7 – falso nove prrrrrrr! Che deriva malsana sta prendendo questo calcio del III millennio, viva i centravanti veri, che la buttano dentro anche quando non devono, vero Howedes?

Mustafi 5 – convocato nello scetticismo generale dopo l’infortunio di Reus: sostituire un trequartista con un terzino che gioca nientemeno che nella Sampdoria non sembra proprio un’idea geniale. André Ayew ringrazia e porta a casa. Stimato da Low per la sua versatilità, così adattabile che può reimpiegarsi come attore erotico nei film di Tinto Brass prodotti dal neo proprietario della Samp, Ferrero.

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Speciale Brasile 2014. Le squadre: 7) Germania

LA STORIA

Ci sono squadre che fanno un Mondiale alla grande, ci sono altre squadre che fanno un meraviglioso Europeo, altre ancora si qualificano per la prima volta ed altre per una volta non ci riescono. E poi ci sono loro, i Panzer, una superpotenza del calcio mondiale che, parlano i fatti, sono sempre lì, un po’ come l’Italia e il Brasile, un po’ meno decorati nei Mondiali, ma con un palmarès di tutto rispetto e che, stando ai soldi a disposizione (sia a livello di società che di investimenti nelle giovanili), potrebbero dominare per altri 10 anni. Continua a leggere Speciale Brasile 2014. Le squadre: 7) Germania