10^ Giornata di Serie BWin: nel segno della vergogna

No, oggi niente commenti sulle partite. Niente commenti sul Brescia o su Caracciolo, niente odi a Soncin, niente di niente. Chiedo solo di leggere le riflessioni di un povero tifoso amante del calcio vero, un amante del rispetto reciproco verso tifoserie e delle squadre.
Ore 15:00, inizia Livorno-Verona, big match della giornata in quanto è rispettivamente la seconda forza del campionato contro la terza, tutte e due a sperare in un passo falso del Sassuolo capolista. Nel corso della partita Mandorlini si lamenta dei cori livornesi, tanto che ora rischia la squalifica. Addirittura si parla di offese dell’allenatore veronese nei confronti dei tifosi toscani, ma non voglio nemmeno parlare di questo. Nel corso della partita i tifosi veronesi intonano un coro a dir poco deplorevole. Ma probabilmente neanche quest’aggettivo basta per esprimere il disprezzo con cui giudico questi esseri (uomini è davvero troppo per giudicarli). I cori contro i giocatori ci sono sempre stati, e ormai è tristemente noto che fanno parte del calcio giocato. In qualsiasi stadio, a qualsiasi livello si sentono i soliti vergognosi bu verso i giocatori di colore e si sentono le solite offese a il solito giocatore che magari viene da partite difficili dove non trova la porta come un tempo o contro un avversario che sta giocando la partita della vita proprio contro di loro, alcuni tollerabili e altri meno. Ma all’Armando Picchi si è toccato il fondo. Non si può insultare una persona che non c’è più. È davvero intollerabile la questione, e sinceramente anche se li ho sentiti con le mie orecchie ancora non ci credo che sia successo. Il capitano del Livorno, Andrea Luci, a fine partita dice “L’Hellas Verona meriterebbe di essere radiato dal calcio”. Frase molto forte, dovuta soprattutto allo sconforto e a tutti quei brutti ricordi che per colpa di quei esseri si è dovuto quasi rivivere per una seconda volta. La Digos ha già individuato qualche colpevole, e garantisce Daspo lunghissime. Ma secondo me non basta. Capisco, siamo in Italia. L’Italia delle pacchette sulle spalle ai delinquenti, tanto che addirittura un maggiorenne può “stuprare lievemente” una minorenne senza essere indagato in qualsiasi modo. Ma con una Daspo pensano di risolvere i problemi? Non credo proprio. È chiaro, non sono un giudice di pace o comunque non ho titoli e poteri per decidere la punizione per questi esseri, ma rimane una cosa vergognosa che probabilmente sono in Italia può succedere. E nemmeno l’Hellas ne ha colpe, in fondo la società in se non ha fatto nulla, ha solo giocato la sua partita, concentrandosi su di essa. La colpa è di questi esseri qua che non si meritano di seguire lo sport del calcio, e che non si meritano di essere uomini. Io oggi, con tutti quelli di InZonaCesarini vogliamo ricordarlo così, come tutti ce lo ricordiamo, ricordandolo per il suo sorriso e per i suoi risultati raggiunti (non a livello mondiale, ma chi non sogna di giocare per l’U21 della propria nazionale o comunque arrivare in serie B?). Ciao Piermario, continua a sostenere il calcio pulito da lassù.

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