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#NFL moving the chains: #Week4

AROUND THE LEAGUE: partiamo questo nostro recap della quarta giornata di regular season NFL, con la partita sulla carta più cool di tutto il week end: nella loro nuova, meravigliosa e coloratissima casa al Levi’s Stadium di Santa Clara, California, i San Francisco 49ers ospitavano gli ancora imbattuti Philadelphia Eagles di Chip Kelly. Nonostante il punteggio finale possa far intuire una partita abbastanza equilibrata, in realtà, sul campo non c’è stata molta storia. Almeno per l’attacco di Phila, surclassato e letteralmente in balia delle onde, dato che riesce nell’impresa di finire il primo tempo a quota 73 yards conquistate, contro le ben 232 degli avversari: ma nonostante ciò la partita è condotta proprio dagli Eagles per 21-13. Il vantaggio è frutto esclusivamente del favoloso lavoro degli special Team di coach Dave Fipp, capaci di andare a segno ad ogni occasione: prima Brad Smith ricopre in end zone un punt bloccato da Trey Burton e poi Darren Sproles riporta in meta per 82 yard un altro punt, career best per l’ex running back dei Saints. L’ultimo tassello lo mette la safety Malcom Jenkins, intercettando un lancio di Kaepernick (terzo INT di fila per Jenkins) e riportandolo in end zone per 53 yard: buona anche la pressione della difesa che mette a referto 4 sack. La partita sembra scritta, visto che nelle precedenti partite i 49ers nel secondo tempo hanno un saldo totale di 52-3 punti a sfavore, mentre gli Eagles sono una delle squadre più decisive dopo l’halftime. Ma guidati da un Frank Gore in versione lusso (119 yard su corsa più 55 ed un TD su ricezione) e da un Colin Kaepernick da 218-y lanciate, 2 TD e 58 yards corse, capace di giocate sensazionali, come il lancio per la ricezione pazzesca da TD di Steve Johnson (nella foto), i Niners rimontano fino a condurre per 26-21. L’attacco di Philadelphia con Nick Foles in testa, è inesistente per tutta la gara e riesce solo ad accumulare una sfilza infinita di three and out. Solamente nell’ultimo drive, quando mancano pochi minuti alla fine, riescono a sorpassare la metà campo avversaria (pazzesco per un attacco atomico come quello di Kelly) a macinare 90 yards ed a presentarsi nella red zone avversaria: ma Foles è ancora impreciso e spreca così l’occasione del sorpasso, quando mai insperato, ma anche clamorosamente immeritato. Finale 26-21 SF. Philadelphia guida sempre la NFC East col record di 3-1, mentre i Niners agguantano il 50% di vittorie (2-2)…
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#NFL “moving the chains”: #week3

AROUND THE LEAGUE: il big match di giornata andava in scena sul teatro di guerra del Century Link Field di Seattle, Washington. Nello stadio noto al pubblico per la sua acustica infernale, andava in scena il rematch dell’ultimo Super Bowl, tra i detentori dell’anello, nonchè padroni di casa, i Seattle Seahawks ed i Denver Broncos. I primi tre quarti di gioco sono dominati dalla squadra di Pete Carroll, capace di addomesticare gli avversari con un sonoro 17-3: ma Peyton Manning è un uomo tosto ed orchestra la maestrale rimonta. Nell’ultimo minuto di gioco conduce un drive perfetto da 80 yard, concluso, quando mancano 18 secondi al termine, col passaggio vincente per Jacob Tamme. Per il definitivo aggancio manca la conversione da 2 punti, arrivata grazie a Demaryius Thomas. E’ parità sul 20-20. Si va all’overtime. Ma nell’OT emerge ancora una volta il talento cristallino di Russell Wilson e la potenza squassante di Marshawn “beastmode” Lych (nella foto).beast Il running back si dimostra ancora una volta decisivo, mettendo a referto la corsa da 6 yards in end zone che vale il 26-20 finale: per lui anche 88-y su corsa e la solita dose di scosse telluriche create nelle D-Line avversarie. Per Wilson alla fine saranno 258 yards, frutto di un bel 24/34, con 2 TD, un intercetto e anche 40-y su corsa, di cui molte decisive nell’extra-time. Ancora una volta niente da fare per Peyton Manning, nonostante il suo 31/49, 303 yards e 2 TD: sanguinosissimo però l’intercetto sparato nel quarto periodo nelle mani della strong safety di Seattle, Kam Chancellor, quando ormai mancavano 2:25 minuti al termine della gara. Ancora una volta la Legion of Boom ha dettato la sua dura legge…. Continua a leggere #NFL “moving the chains”: #week3

NFL DRAFT 2014: TEAM ANALISYS #redzone

Dopo la figura barbina dei miei mock, dovrei chiudere bottega, ma a mia discolpa dico che questo draft è stato veramente imprevedibile, con le sue tante trade e colpi di scena. Andiamo ad analizzare meglio le squadre che hanno fatto un salto di qualità e quelle che invece potevano fare qualcosa in più (non è necessariamente una bocciatura).

STOCK UP:

Hoston Texans: 

Needs: QB, OLB, T, DEmag_clowney-split05jr_576

Notable Selections: DE Jadeveon Clowney (Round 1, nella foto), G Xavier Su’a-Filo (Round 2), TE C.J. Fiedorowicz (Round 3), NT Louis Nix (Round 3), QB Tom Savage (Round 4)

Dopo la scontata scelta di Clowney, 6’5″, 266-pound, 4.53 sulle 40 yard, alla prima assoluta (curiosa la sua similitudine con Mario Williams), i Texans non sono andati per il sottile, selezionando tre uomini di linea con le loro quattro prime scelte. Continua a leggere NFL DRAFT 2014: TEAM ANALISYS #redzone

NFL #redzone: FREE AGENCY

A poco meno di un mese dalla fatidica data del Draft 2014 (8/9/10 maggio) e quasi un mese dopo l’apertura ufficiale dei cancelli della Free Agency, facciamo un primo bilancio di quali sono stati i migliori colpi e di quali squadre si sono rafforzate maggiormente.

10) Defensive End Jared Allen to Chicago Bears (nella foto): 4 anni, 32 milioni di dollari. Dopo la partenza verso le fredde steppe di Green Bay del veterano DE Julius Peppers, i Bears corrono ai ripari, accaparrandosi uno dei più forti pass rusher degli ultimi anni.CT spt-0401-bears-jared-allen-003.JPG Dopo 10 stagioni NFL, Allen è a quota 128.5 sack in carriera, tra cui 8 stagioni da almeno 11.0 sack a referto. Certo non sarà più giovanissimo, ma è un’ulteriore scossa adrenalinica alla pass rush dei Bears (che hanno aggiunto anche il DE Willie Young dai Lions). Mossa simile al passaggio di Julius Peppers ai Green Bay Packers, con un triennale da 30 milioni. Si cercano i sack dai veterani, in una free agency abbastanza povera di grandissimi di pass rusher. Grade B+ Continua a leggere NFL #redzone: FREE AGENCY

NFL #redzone #week13: Thanksgiving day

Turkey_display_imageTURKEY DAY: come da tradizione, il quarto giovedì di novembre negli Stati Uniti, si festeggia la festa del Ringraziamento, in segno di gratitudine per la raccolta e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso. Il menù di ogni americano è il seguente: Famiglia, tacchino e Football. Non ci sono altri compromessi. Come ogni anno la NFL mette in programma tre partite, in modo da intrattenere i tifosi mentre assediano i banchetti strabuzzanti di tacchini farciti. Quest’anno si iniziava la lunga maratona con un classico, Detroit Lions vs Green Bay Packers. Al Ford Field il grande assente tra i “formaggiari” è il QB titolare e stella indiscussa della squadra, Aaron Rodgers, ancora alle prese con l’infortunio alla spalla subito qualche settimana fa. Lo rimpiazzerà il cavallo di ritorno Matt Flynn. La partita è sentitissima, è un divisional derby, ed i padroni di casa partono subito nel peggiore dei modi, perdendo ben 3 palloni nelle prime azioni di gioco: un fumble è addirittura riportato in end zone dal defensive back dei Packers Morgan Burnett. Stafford non si fa intimidire ed è deciso a terminare la striscia record di nove sconfitte consecutive contro Green Bay nel giorno del Ringraziamento. L’ex prima scelta assoluta reagisce con un gran carattere e conclude l’incontro con 22/35 per 330 yard, 3 TD e 2 intercetti. L’attacco dei Lions è in gran spolvero e, dopo l’inizio disastroso, inizia a macinare yard con una regolarità impressionante grazie anche alle prove strepitose di Reggie Bush e di Megatron Johnson (nella foto sotto). Continua a leggere NFL #redzone #week13: Thanksgiving day